A guerra finita di Simone Massi è un film che rappresenta il pensiero di Gino Strada, ciò che il chirurgo di guerra, fondatore di Emergency, pensava e diceva delle guerre.
Intervista a Simona Gola a cura di Giovanna Barreca
Gino Strada non solo pensava che fosse un obbligo costituzionale ma, come è possibile sentire dalla sua voce presente nell’animazione dell’artista marchigiano, un obbligo etico perché: “é l’ora di smetterla con l’ idea che, ammazzandoci l’un l’altro, si possa risolvere qualcosa”.
Un’animazione essenziale dove domina un bianco e nero ricco di straordinarie sfumature, i suoni molto violenti della guerra e una “prateria” dove inserire la voce di Gino Strada, per sottolineare come i potenti scelgano la guerra ma poi le vittime siano uomini, donne, bambini, intere famiglie, intere comunità distrutte da qualcosa che non hanno voluto o scelto.
Simonetta Gola, responsabile della comunicazione di Emergency e moglie di Gino Strada, alla 79esima Mostra d’arte cinematografica di Venezia dove il film è stato presentato in anteprima mondiale, ricorda ai nostri microfoni come la guerra non sia etica e si debba trovare il modo di uscire da questa logica di distruzione e come Emercency sia sempre in prima linea su questo fronte, sempre dalla parte delle vittime.
giovanna barreca
Credit – radiocinema.it