
SABATO 4 NOVEMBRE PAOLA CORTELLESI CON GLI STUDENTI GENOVESI
Cinema The Space – Genova Porto Antico – ore 8.15
per prenotazioni: kinoglazscuola@gmail.com
“Spero che vadano a vedere il film soprattutto le ragazze e i ragazzi di questo Paese e che, una volta usciti dalla sala, abbiano voglia di praticare la libertà” ha dichiarato Paola Cortellesi, dopo la presentazione di C’è ancora domani alla 18esima edizione della Festa del cinema di Roma dove sabato ha ricevuto tre premi importanti: il Premio del Pubblico, il Premio Speciale della Giuria e la Menzione speciale miglior opera prima.
E proprio sull’onda della visione dell’opera e delle parole di Cortellesi, i critici dell’associazione Kinoglaz -che da anni promuove laboratori di alfabetizzazione all’immagine presso le scuole della provincia di Savona, di Genova e di Roma – hanno deciso di organizzare la proiezione del film la mattina di sabato 4 novembre presso il cinema The Space-Porto Antico di Genova con, a seguire, un confronto con l’autrice romana. Le insegnanti possono prenotare scrivendo a: kinoglazscuola@gmail.com
La cosceneggiatrice (con Furio Andreotti e Giulia Calenda), attrice e regista Paola Cortellesi regalerà agli studenti genovesi un’ora di incontro alla fine della proiezione di C’è ancora domandi, il suo primo film dietro la macchina da presa. Un momento dove ci sarà modo di confrontarsi sulle diverse tematiche del film, sui punti di vista dai quali viene raccontata la storia, sulle scelte stilistiche a cominciare dal formato, dal colore fino alle scelte musicali – legate in alcuni casi a vere e proprie danze -, all’uso di una macchina da presa che si concentra soprattutto su primi piani e campi medi che rendono protagonista del film anche il quartiere popolare di Testaccio a Roma nel maggio 1946, quando ancora a presidiare le strade c’erano gli americani e il Paese era pronto a diventare Repubblica con il voto del 2 giugno 1946. A quel voto per la prima volta vennero ammesse le donne di ogni ceto – come racconta bene il film – che parteciparono in massa e in percentuale superiore rispetto agli uomini: 13 milioni su 25 milioni di votanti. “Stringiamo le schede come biglietti d’amore” scriveva la giornalista Anna Garofalo, proprio raccontando il voto che portò all’elezione di 21 donne parlamentari su 556 componenti dell’Assemblea Costituente. Una storia che appartiene alla realtà di tutte famiglie; in Marcella (Romana Maggiora Vergana), figlia di Delia (Paola Cortellesi) e nel suo sguardo sulla madre che muta durante il film, si identificheranno molte ragazze e ragazzi in sala. Un film ambientato nel passato ma che guarda il futuro. Un omaggio a uno dei periodi più felici e fulgidi del cinema italiano e alla generazione di donne che hanno vissuto quegli anni e hanno sostenuto il nostro Paese, nonostante la loro voce per molti uomini della loro famiglia non esistesse e fossero oggetto di umiliazioni continue, sia nelle case più popolari, sia in quelle borghesi,
L’evento sarà un momento culturale e formativo di assoluta rilevanza. L’associazione Kinoglaz crede alla proiezione nel buio di una sala, un luogo deputato al rito ancora possibile della visione condivisa, dell’emozione della meraviglia. L’esperienza dell’incontro con gli autori dell’opera filmica è alla base della sua formazione presso gli studenti. Il grande schermo nella sala cinematografica come un tavolo di lavoro per introdurre i ragazzi all’officina della visione, alla cultura del confronto e dello scambio, per lavorare alla ristrutturazione e coltivazione di una consuetudine con la cultura dell’immagine e del tempo concentrato della festa del film.
Paola Cortellesi, come fu l’anno scorso con Daniele Vicari, sarà in grado non solo di emozionare i ragazzi con la sua presenza in sala ma soprattutto li renderà partecipi del processo creativo dietro alla creazione di un’opera d’arte che, nel caso di questo film, è nata per la regista dopo aver visto la reazione della figlia Laura (alla quale è dedicato il film) alla lettura di Nina e i diritti delle donne di D’Elia. Cortellesi fu felice e allo stesso tempo turbata dal fatto che la figlia non immaginasse come le donne erano costrette a vivere solo pochi anni fa. Li porterà all’interno della macchina cinema spiegando come, nel loro collettivo sul set cinematografico, si possa rendere credibile la scenografia del quartiere Testaccio riportandolo al Dopoguerra con i suoi cortili condivisi, come lei e Valerio Mastandrea (il violento Ivano, marito di Delia) siano stati ringiovaniti, come ci siano canzoni che già in sceneggiatura era chiaro sarebbero state inserite nel film perché parte stessa della narrazione. Questo e molto altro nell’incontro di sabato.
Ad ospitare l’evento, la sala cinematografica da 450 posti di The Space – Porto Antico, tra le più belle del capoluogo ligure e dell’intera regione.
Il costo del biglietto è di 5 euro e comprende la visione del film, l’incontro con Cortellesi e una scheda di approfondimento sull’opera filmica visionata.
Le docenti interessate possono scrivere a kinoglazscuola@gmail.com – 3407178172
Per maggiori informazioni sull’associazione e la sua attività di formazione: www.kinoglaz.org
“Le schede che ci arrivano a casa e ci invitano
a compiere il nostro dovere
hanno una autorità silenziosa e perentoria.
Le rigiriamo fra le mani e ci sembrano
più preziose della tessera del pane.
Stringiamo le schede come biglietti d’amore.
Si vedono molti sgabelli pieghevoli, infilati al braccio di donne timorose
di stancarsi nelle lunghe file davanti ai seggi.
E molte tasche gonfie per il sacchetto della colazione.
Le conversazioni che nascono tra uomo e donna hanno un tono diverso,
ALLA PARI”.
Anna Garofalo, giornalista, nel 1946.